Spendiamo ora qualche istante per comprendere meglio cosa sono i “chakra”, e per quale motivo sono così importanti nella nostra pratica BellyZen©. Per fare questo, approfitterò di una parte del bellissimo articolo di Marika Suhayma, insegnante di danza del ventre ed esperta di Reiki, che mi propongo di ri-pubblicare integralmente in uno dei miei prossimi interventi:
“I chakra sono sette vortici di energia metafisica che derivano dall’antico sistema di cura indiano, che posiziona in sette centri principali il flusso delle energie invisibili. Solo il simbolo del collegamento tra la sfera fisica e spirituale, e quando tutti e sette sono in equilibrio, il corpo funziona perfettamente e a ritmo con lo spirito. Quando sono bloccati, possono creare delle disfunzioni emotive e fisiologiche. I sette chakra si trovano esattamente una linea immaginaria che attraversa il nostro corpo, dalla pelvi al collo (spina dorsale) e poi più su fin sopra la testa. Questa linea si chiama Kundalini. Nella tradizione indiana Kundalini è la Dea Serpente spesso raffigurata attorcigliata per tre volte e mezza intorno al chakra di base. Secondo la tradizione nella sua ascesa dei chakra Kundalini trafigge un chakra alla volta fino ad arrivare al chakra della corona, ed illuminare tutta la materia.”
Il termine cinese qi, in giapponese ki 気 e’ il nome dato all’energia “interna” del corpo umano nelle arti marziali, nella medicina tradizionale cinese e in molti altri aspetti della vita, dell’arte e della filosofia orientali.
Una energia ancestrale, primordiale fonte di saggezza e armonia interiori, collegamento a tutti gli esseri precedenti e conseguenti, l’essenza, il seme, il germe, il nucleo dove si condensa il significato della vita.
Scegliete voi il contesto culturale che preferite. A me piace chiamarlo “KI”, alla giapponese, perché e’ un contesto culturale in cui mi riconosco e in cui mi sento a mio agio. Ma qualunque nome voi scegliate, il concetto rimane lo stesso: affinché la nostra danza possa attingere liberamente alle nostre energie più creative occorre lasciare fluire tale flusso vitale dal centro, mediante le tecniche di centratura cui abbiamo già accennato, ed espanderlo fuori dal corpo allargando il nostro campo energetico fino a “respirare” il ki (o lo spirito, o il prana, o la coscienza…) dell’universo intero.
[continua]
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Hi tthanks for sharing this