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1/ “Centratura”

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Ogni sessione di BellyZen© inizia con esercizi di respirazione e meditazione.
E’ inutile iniziare a danzare, se il nostro corpo e’ irrequieto e la mente distratta. Prima di tutto, occorre imparare a “centrarsi”. Si, ma che vuol dire, e rispetto a cosa?

Sul piano intellettuale, significa sgomberare la mente dai pensieri “molesti”, che distolgono la nostra attenzione. Sembra facile, ma non lo e’ affatto. Supponiamo ad esempio di sentirci irrequiete durante la lezione perché ci tormenta il pensiero di dover fare la spesa, prima che chiudano i negozi. E’ già tardi, e sapete di avere i minuti contati. Vi rendete conto che questo pensiero vi distoglie: non riuscite a concentrarvi e vi sentite sempre più frustrate.
Avete un bel ripetervi: “non devo pensare alla spesa”. Più lo fate, meno riuscite a pensare ad altro. Ben presto il pensiero molesto invade tutta la vostra mente, e con esso vi assale la frustrazione. Più cercate di convincere la vostra mente razionale a NON pensare a qualcosa, più fissate la vostra attenzione proprio su quella cosa che volete evitare, nutrendola con la vostra energia.
NON e’ così che funziona. Non e’ impartendo un comando diretto alla vostra ragione, ma solo bypassando la mente conscia. Ci sono vari trucchetti per farlo. Ne impareremo qualcuno insieme, durante i nostri incontri.

Sul piano emozionale, “centratura” significa sgombrare il campo da tutte le emozioni che sottraggono energia e impulso alla nostra volontà. Anche in questo caso, l’appello diretto alla nostra coscienza sortisce l’effetto opposto. Imporsi di cancellare una emozione e’ praticamente impossibile; tentare di censurarla equivale infatti a fissarla. Piuttosto, proveremo insieme alcune tecniche per osservarla con calma e poi, delicatamente, “spostarla” su un altro obiettivo oppure “sgonfiarla” dentro di noi fino ad annichilirla. Con gentilezza. Con naturalezza. Con Zen.

Sul piano fisico, “centratura” significa trovare il proprio punto di equilibrio controllando una postura troppo sbilanciata (per effetto di cattive abitudini, tensione, stress: la nostra postura parla di noi più di mille analisi cliniche) e riportandoci “in asse”.
Ma dove si trova questo misterioso punto di equilibrio?
E qui viene il bello. In nessuno e’ localizzato con le stesse identiche coordinate, con esattezza matematica.

In via di principio generale, la danza orientale si sviluppa attorno a due principali “focus” o punti nodali da cui si irradia il movimento, come i due fuochi che disegnano la figura geometrica dell’ellisse. Il primo (tornerò a parlare del secondo più avanti) fondamentale fuoco della nostra ellisse attorno a cui ci “avvolgeremo” e’ localizzato nel ventre, sulla linea mediana (che biseca il busto longitudinalmente) in un punto preciso tra l’ombelico e il pube, in corrispondenza del chakra Svadisthana. Solo che quel “punto preciso” non e’ mai esattamente lo stesso. Anche nella stessa persona, può variare leggermente, e spostarsi di qualche millimetro per effetto di variazioni ormonali, o emozionali, o perfino ambientali (pressione atmosferica, altitudine, ecc). Insomma, almeno all’inizio dobbiamo abituarci ad effettuare la “centratura” il più spesso possibile, fino a che questo esercizio non svilupperà una sorta di attenzione automatica che non richiederà più il nostro controllo cosciente.

[continua]